Anche per il 2011 la legge ha confermato lo strumento del 5 per mille a sostegno del terzo settore.
Il DDL di Stabilità (ex legge finanziaria) del 13 dicembre 2010, pur confermando la possibilità per il contribuente di devolvere una parte dell
a propria IRPEF a finalità di utilità sociale, ha ridotto a un quarto il tetto massimo di spesa, fissandolo a 100 milioni di euro (rispetto ai 400 milioni dell’anno fiscale precedente).
Il decreto mille proroghe del 29 dicembre 2010 ha riportato il tetto a 400 milioni di euro.
Per quest’anno sono state confermate le finalità previste per il 2010. Nell’apposito spazio all’interno dei modelli fiscali è possibile scegliere di destinare il proprio cinque per mille a sostegno:
- del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS); delle associazioni di promozione sociale (APS) iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali; delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei seguenti settori: assistenza sociale e socio-sanitaria, assistenza sanitaria, beneficenza, istruzione, formazione, sport dilettantistico, tutela, promozione e valorizzazione delle cose d’interesse artistico e storico, tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente, promozione della cultura e dell’arte, tutela dei diritti civili, ricerca scientifica di particolare interesse sociale;
- finanziamento della ricerca scientifica e dell’università;
- finanziamento della ricerca sanitaria;
- sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente;
- sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge e che svolgono una rilevante attività di interesse sociale, vale a dire che:
- siano affiliate ad una Federazione sportiva nazionale o ad una Disciplina sportiva associata o ad un Ente di promozione sportiva riconosciuti dal CONI;
- abbiano nella propria organizzazione il settore giovanile;
- svolgano prevalentemente attività di avviamento e formazione allo sport dei giovani di età inferiore a 18 anni, ovvero di avviamento alla pratica sportiva in favore di persone di età non inferiore a 60 anni, o nei confronti di soggetti svantaggiati in ragione delle condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari.
Destinare il proprio 5 per mille è molto semplice: basta compilare la sezione relativa del CUD, 730 e Unico Persone fisiche, apponendo la firma all’interno della destinazione prescelta e indicando il codice fiscale dell’ente. Nel caso in cui non venga indicato il codice fiscale, il contributo verrà ripartito tra gli aventi diritto appartenenti al gruppo di destinazione prescelto.
Appronfimento: Le parti in causa Il terzo settore e l’agenzia delle entrate
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