5 per mille nel 2020

Il 5 per Mille permette ai contribuenti di decidere a chi destinare una quota del proprio IRPEF. In questo articolo spiegheremo come funziona il 5 per Mille, a cosa serve, come scegliere i beneficiari, come inserirlo nella dichiarazione dei redditi e le novità introdotte nel 2020.
5 per mille

Le caratteristiche del 5 per Mille 2020: novità e conferme

Il 5xMille 2020 è una misura fiscale che permette ai contribuenti di destinare una quota dell’IRPEF a enti di volontariato, associazioni sportive, enti che si occupano di ricerca scientifica e sanitaria, enti di promozione sociale o il comune di residenza. La quota che viene destinata con il 5 per Mille è stata introdotta per permettere ai contribuenti di poter scegliere liberamente a quale ente di volontariato, ricerca o associazione destinare una quota pari al 5 per Mille del proprio IRPEF.

Il 5xMille 2020 non introduce particolari novità rispetto all’anno precedente: è bene ricordare che il termine ultimo per la domanda di iscrizione da parte degli enti e delle associazioni sarà lunedì 8 maggio 2020.

 

5 per Mille 2020: domanda di iscrizione e pubblicazione

Le associazioni e gli enti di volontariato che vogliono comparire nell’elenco del 5 per Mille 2020 possono iscriversi utilizzando la procedura telematica attraverso il software presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il software è disponibile per coloro che sono iscritti ai servizi Entratel o Fisconline o attraverso gli intermediari autorizzati all’utilizzo di questo apposito servizio.

Successivamente all’invio telematico della domanda è necessario inviare via PEC o raccomandata A/R alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate l’attestazione della persistenza dei requisiti per l’iscrizione e una fotocopia del documento di identità del legale rappresentante.

La domanda di iscrizione deve pervenire entro l’8 maggio 2020, mentre l’invio della persistenza dei requisiti per l’iscrizione deve avvenire entro il 1° giugno. Se l’ente o l’associazione risulta già correttamente iscritto negli anni precedenti non deve eseguire nessun rinnovo o nuovo invio di richiesta, tranne nel caso in cui sia variato il rappresentante legale. Entro il 20 maggio 2020 è prevista inoltre la possibilità da parte dell’ente o dell’associazione che ha inviato la richiesta di poter correggere eventuali errori in modo da rientrare nell’elenco ufficiale. Il 30 settembre 2020 è la scadenza prevista per la regolarizzazione della domanda di iscrizione al 2020 e delle successive integrazioni documentali, se richieste.

Possono presentare domanda di iscrizione per ricevere il 5xMille dei contribuenti i seguenti enti o associazioni:

  • Enti di volontariato: tra gli enti di volontariato rientrano le organizzazioni senza scopo di lucro (ONLUS), le organizzazioni di volontariato regolarmente iscritte nei registri dei volontariati, le organizzazioni non governative iscritte presso il Ministero degli Affari Esteri, le cooperative sociali iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative, le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali o provinciali, le associazioni e fondazioni di diritto privato, gli enti e le istituzioni di ricerca, le università e consorzi interuniversitari e gli enti gestori di aree protette;
  • Associazioni sportive dilettantistiche: si tratta di tutte le associazioni sportive riconosciute ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano nelle quali è presente il settore giovanile, affiliate alle Discipline sportive, alle Federazioni sportive nazionali o agli enti di promozione sportiva riconosciute dal CONI;

Associazioni di promozione sociale: sono comprese tutte le Onlus con finalità assistenziali riconosciute dal Ministero degli Interni.

 

La rendicontazione per il 5 per Mille

Nel 2008 (art. 3, comma 6, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244 – finanziaria per il 2008) è stato introdotto l’obbligo per gli enti e le associazioni che vogliono beneficiare del 5xMille di redigere un rendiconto correlato da una relazione illustrativa. L’obbligo sarà in vigore anche per gli enti che beneficeranno del versamento del 5 per Mille 2020. La richiesta di rendicontazione è stata introdotta per aumentare la trasparenza di quanto è stato ricevuto con l’obiettivo di rendere noto in quali progetti è stato utilizzato il denaro.

Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è disponibile tutta la documentazione necessaria per la rendicontazione del 5 per Mille. Nella pagina dedicata sono presenti l’apposito modulo scaricabile che dovrà essere compilato in tutte le sue parti e le linee guida per la compilazione e l’invio della rendicontazione.

Se l’ente o associazione ha ricevuto una somma superiore ai 20.000 euro dovrà obbligatoriamente inviare la rendicontazione al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, allegando inoltre un documento di identità del legale rappresentante e la relazione illustrativa. L’invio potrà essere eseguito tramite PEC alla casella rendicontazione5xMille@pec.lavoro.gov.it o a mezzo raccomandata A/R all’indirizzo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese – Divisione I – Via Flavia, 6 – 00187 ROMA.

Se il Ministero, a seguito di controlli, dovesse rilevare delle irregolarità o l’esecuzione di spese non corrette provvederà a richiedere la restituzione della somma ricevuta all’ente o associazione.

 

Indicazione del 5 per Mille nella dichiarazione dei redditi

Il contribuente può destinare la quota del 5xMille del suo IRPEF firmando all’interno di uno dei sette appositi riquadri presenti sui modelli di dichiarazione indicati sul sito delle Agenzie delle Entrate, ovvero il modello Redditi Persone fisiche, il modello 730 e la scheda allegata alla Certificazione unica.

Il contribuente può effettuare una sola scelta di destinazione; oltre alla firma deve essere indicato il codice fiscale del singolo soggetto a cui si vuole destinare la quota del 5 per Mille. Se si vuole destinare il 5 per Mille al comune di residenza è sufficiente inserire la sola firma nell’apposito riquadro, senza l’indicazione del codice fiscale.

I contribuenti che sono esonerati all’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi possono comunque effettuare la scelta per la destinazione del 5xMille presentando la scheda allo sportello di un ufficio postale, ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (Caf, professionisti, etc.) o direttamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

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