La Certificazione Unica o modello CU è la base per compilare la propria dichiarazione dei redditi. Ecco un fac simile del modello CU 2023 e tutte le informazioni al riguardo.
Il modello CU 2023 dovrà essere consegnato dai datori di lavoro entro il 16 marzo 2023 ai propri dipendenti. Dopo la legge di stabilità, i pensionati e i dipendenti pubblici potranno accedere, invece, al proprio modello CU in modalità telematica direttamente dal sito web dell’Inps. Il contribuente dovrà richiedere prima il PIN per poi aver accesso all’area riservata nella sezione “Servizi online”, solo così potrà visualizzare e stampare il modello CU. L’inps dà però anche la possibilità di ricevere il modello in formato cartaceo, presentandosi ai propri sportelli territoriali, presso i patronati, i centri di assistenza fiscale, o gli uffici postali o garantendo la spedizione a domicilio previa richiesta al call center.
Scarica il modello CU 2023, come esempio utile da seguire per una corretta compilazione del 5 per mille.
La Certificazione Unica è la base per la dichiarazione (con modello 730 o modello Unico), ma in alcuni casi è sufficiente. I contribuenti che nell’anno fiscale d’interesse hanno percepito il solo reddito riportato nel cud e non ha spese deducibili o detraibili da segnalare sono, infatti, esonerati dal presentare la dichiarazione dei redditi (solo se il datore di lavoro abbia fatto correttamente il conguaglio delle imposte). Gli esonerati possono però scegliere ugualmente, utilizzando l’apposita scheda presente nella parte finale del modello, a chi destinare l’8 per mille e il 5 per mille.
Nel modello fac-simile CU si può vedere cosa contiene nello specifico:
- i redditi di lavoro dipendente o assimilati, o quelli di pensione corrisposti;
- le eventuali ritenute d’acconto;
- le detrazioni effettuate;
- i dati previdenziali e l’importo dei contributi a carico del lavoratore o del pensionato versati o dovuti all’Inps.
Come si vede nell’esempio della CU mancano, invece, le spese deducibili e le spese detraibili di cui il datore di lavoro o l’inps non può esserne a conoscenza (come le spese sanitarie, le spese di mutuo, le detrazioni per gli interventi di ristrutturazione o risparmio energetico di immobili…).
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