La legge di Stabilità del 2015 (Legge 23 dicembre 2014 n. 190) prevede anche per l’esercizio finanziario 2020 la destinazione, in base alla scelta del contribuente, di una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a finalità di sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni e associazioni riconosciute; finanziamento della ricerca scientifica e delle università; finanziamento della ricerca sanitaria; attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente; sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni. Anche per quest’annotra le finalità c’è anche il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (legge 15 luglio 2011, n.111).
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La scelta del contribuente: cosa fare per destinare la quota
Il contribuente può destinare la quota del 5 per mille della sua imposta sul reddito delle persone fisiche, relativa al periodo di imposta 2020, apponendo la firma in uno dei quattro appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione . È consentita una sola scelta di destinazione.
Il contribuente può altresì indicare il codice fiscale dello specifico soggetto cui intende destinare direttamente la quota del 5 per mille, traendo il codice fiscale stesso dagli elenchi pubblicati.
La scelta di destinazione del 5 per mille e quella dell’8 per mille di cui alla legge n. 222 del 1985 non sono in alcun modo alternative fra loro.
Normativa e prassi
- Decreto del Presidente del Consiglio del 20/01/2006. Definizione della modalità di destinazione della quota pari al cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, in base alla scelta del contribuente, per finalità di volontariato, ricerca scientifica e dell’università, ricerca sanitaria e attività sociali svolte dal comune di residenza. (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 22 del 27/01/2006);
- Articolo 1, comma 337, della legge 23 dicembre n. 266;
- Articolo 10 del decreto legislativo n. 460/1997;
- Articolo 7 della legge 383/2000;
- Articolo 63 bis del DL 25 giugno 2008 n. 113;
- Legge finanziaria 2010 n°191 del 23 dicembre 2009;
- Decreto legge n°194 del 30 dicembre 2009;
- Decreto legge n°225 del 29 dicembre 2010;
- DDL si Stabilità n.183 del 12 novembre 2011;
- Articolo 23, comma 46, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111;
- Articolo 2, comma 2, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16.
- Articolo 23, comma 2, del decreto-legge del 6 luglio 2012 n. 95;
- Articolo 1, comma 205, legge del 27 dicembre 2013 n. 147.
- Articolo 1, comma 154, legge del 23 dicembre 2014 n. 190.
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