Albert Camus diceva che la vera generosità verso il futuro sta nel donare tutto al presente. Purtroppo, non a tutti viene spontaneo donare i propri soldi, i propri risparmi oggi per veder crescere e migliorare qualcosa nel futuro. Spesso, molti pensano di non avere niente da donare. Eppure esiste un modo semplice e veloce, che ognuno di noi italiani ha per donare una piccola parte delle nostre tasse presenti per costruire il futuro di domani.
Possiamo decidere a chi donare il 5 per mille?
Il cinque per mille è uno dei moduli che compongono la dichiarazione dei redditi, ovvero quel resoconto dei guadagni che ogni lavoratore o impresa deve fare annualmente per poter calcolare l’imposta sul reddito. Il cinque per mille dei soldi che ognuno di noi versa in questa imposta, chiamata anche IRPEF, possono essere destinati ad associazioni di no profit e di volontariato italiane.
Praticamente chiunque, in base alle proprie forze economiche, si trova nella condizione di donare una parte dei guadagni per il proprio futuro. È una parte della dichiarazione che spesso viene sottovalutata, ma che ha un importante valore sociale. All’interno di quel mare burocratico che è la dichiarazione dei redditi, il 5 per mille rappresenta la scelta democratica che ogni cittadino è libero di compiere al momento della compilazione, decidendo di sua volontà su quale organizzazione investire nella speranza di un futuro migliore.
Ma quali sono i beneficiari del cinque per mille?
Per scoprirlo basta visitare con un rapido click il sito dell’Agenzia delle Entrate e guardare sotto alla voce “5 per mille” ed “elenchi 5 per mille“. Troverete all’interno di questa pagina un documento da scaricare in pdf, con un dettagliato elenco degli enti beneficiari del cinque per mille, che viene aggiornato ogni anno. In particolare, quello pertinente alla dichiarazione dei redditi di quest’anno si trova sotto la voce “Elenchi definitivi dei soggetti che hanno richiesto di accedere al beneficio del 5 per mille 2014“, che è stato aggiornato in data 26 maggio e rispetta ancora il decreto legislativo del 2010.
Come potrete vedere, gli enti sociali segnalati nella pagina dell’Agenzia delle Entrate vengono divisi in categorie, rendendo ancora più immediata la comprensione e quindi la scelta.
- Nella prima categoria si trovano gli elenchi in ordine alfabetico di tutte le associazioni di volontariato che si muovono sul piano nazionale e internazionale. Potete scegliere di destinare il 5 per mille alle ONLUS, ai consultori e tanti altri gruppi benefici no profit, che non potendo ricavare un guadagno dalle loro attività si affidano completamente allo stato per continuare a crescere. Oppure potete sostenere il comune della vostra città o la vostra comunità religiosa. Se siete amanti della cultura, ci sono anche molti enti per la salvaguardia dei beni culturali e ambientali che necessitano di sostegno.
- Il secondo gruppo raccoglie invece tutte le organizzazioni che si occupano della ricerca scientifica e dell’università. Potreste avere così l’occasione di finanziare i gruppi di ricerca, come quelli che si occupano di biotecnologia e quella aerospaziale. Se invece vorrete sostenere la vostra vecchia università, o quella che stanno frequentando i vostri figli, le troverete in questo gruppo.
- La terza categoria permette invece di destinare il 5 per mille alla ricerca sanitaria. Destinare il 5 per mille alla ricerca sanitaria significa sostenere gli studi su malattie come la SLA e il cancro, che non hanno ancora una cura.
- L’ultimo elenco è quello delle associazioni sportive dilettantistiche, che vi permettono di versare il cinque per mille per sostenere la squadra della vostra città, o il gruppo sportivo a cui partecipano i vostri figli.
Prendere questa decisione permette al cittadino di esercitare un suo diritto democratico, finanziando con una parte delle tasse le associazioni che hanno più bisogno di fondi statali. Non è decisamente una scelta da sottovalutare, ma anzi, andrebbe considerata come un vero e proprio imperativo sociale.
Una volta scelto a chi destinare il vostro cinque per mille, non dovrete fare altro che compilare il modulo 730-1 con il codice fiscale del beneficiario e allegarlo alla vostra dichiarazione del reddito. A questo punto è consigliabile rivolgersi ad un ente specializzato nella stesura della dichiarazione, come i Centri di assistenza fiscale (CAF) o i professionisti iscritti all’albo dei commercialisti, gli esperti contabili e i consulenti del lavoro. È a loro che vanno consegnate tutte le relative carte e sono sempre loro che potranno aiutarvi a compilare i diversi moduli.
Non dimenticate quindi di chiedergli di compilare il vostro 5 per mille. Non dimenticate che è un vostro diritto inalienabile destinare alcuni fondi dello stato a delle associazioni che fanno parte della vostro panorama sociale. Non importa quanto piccola sia la cifra che potrete versare. Se ognuno di noi si ricorderà di compilare il proprio modulo per il 5 per mille, insieme potremo sostenere il presente e finanziare il futuro.