Rendiconto del 5 per mille

Gli enti del terzo settore sono obbligati a redigere un rendiconto 5 per mille con la descrizione di come è stato utilizzato il finanziamento ricevuto.

Gli enti del terzo settore hanno l’obbligo di rendiconto del 5 per mille. La rendicontazione delle quote ricevute è stata introdotta sin da subito con la finanziaria 2008 (legge n. 244 del 4 dicembre 2007) e sempre confermata  negli anni a seguire, nelle leggi che hanno regolamentato e riconfermato il finanziamento del 5 per mille.

Gli enti di volontariato, le associazioni e le onlus che hanno beneficiato del finanziamento, percependo somme pari o maggiori ai 20 mila euro sono obbligati a fare un rendiconto di come sono state utilizzate le quote ricevute del 5 per mille da inviare entro un anno da quando hanno ricevuto il finanziamento alla Direzione Generale del Terzo Settore Ministero del Lavoro, mentre chi ha ricevuto una somma inferiore deve comunque fare rendiconto ma può conservare tale documentazione presso la propria sede amministrativa.

Lo Stato cerca in questo modo di vigilare sulla qualità dei progetti sviluppati dalle associazioni, controllando l’effettiva idoneità a partecipare al finanziamento.

Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono pubblicate le linee guida per procedere alla rendicontazione, con tutte le informazione per gli enti del terzo settore beneficiari. Sul sito web è scaricabile il modello di rendiconto in formato word, da compilare oltre che le procedure per la compilazione e le diverse normative in materia.

Nel rendiconto 5 per mille bisogna segnalare tutte le informazioni anagrafiche e amministrative, oltre che ovviamente inserire nell’apposita tabella “rendiconto delle spese sostenute” i diversi vari costi sostenuti con i finanziamenti delle quote del 5 per mille. Al modello di rendicontazione le associazioni dovranno poi allegare una relazione, dove dovrà essere descritto nel dettaglio le diverse azioni e interventi realizzati con i finanziamenti, suddividendoli per le principali voci di spesa.

Il rendiconto del 5 per mille dovrà essere, infine, firmato dal rappresentante legale dell’associazione, dell’ente beneficiario.

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