COS’E’ L’8 PER MILLE?
Con i Patti Lateranensi del 1929 lo Stato italiano si impegnava a pagare direttamente lo stipendio al clero cattolico attraverso il meccanismo della Congrua. Ma questo meccanismo si riteneva troppo vecchio, e poco democratico, allorché con il Nuovo Concordato (18 febbraio 1984) si decise di attuare un nuovo meccanismo di finanziamento alla Chiesa cattolica, ovvero l’8 per mille. Sicuramente più democratico perché allargato anche alle altre religioni, lo Stato decideva così di devolvere l’8 per mille dell’intero gettito IRPEF sia alla Chiesa Cattolica per scopi caritativi e religiosi, ma anche alle altre chiese per scopi sociali ed assistenziali.
COME FUNZIONA L’8 PER MILLE?
Ogni cittadino che presenta la dichiarazione dei redditi 2016 può scegliere la destinazione dell’8 per mille del gettito IRPEF tra ben 12 opzioni:
- Stato
- Chiesa cattolica
- Unione chiese Cristiane avventiste del settimo giorno
- Assemblee di Dio in Italia
- Unione delle chiese metodiste e valdesi
- Chiesa Evangelica Luterana in Italia
- Unione Comunità ebraiche italiane
- Unione Buddhista
- Chiesa apostolica
- Sacra diocesi ortodossa d’Italia
- Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia.
In realtà nessun cittadino destina il proprio gettito: il meccanismo di distribuzione prevede il conteggio delle scelte fatte dai cittadini, in base a queste si calcolano le percentuali che spettano a ciascun destinatario e in base alle percentuali vengono distribuiti i fondi. Il contribuente, qualora non sia tenuto alla compilazione della dichiarazione dei redditi, può devolvere l’8 per mille consegnando il modello CU, ovvero la Certificazione Unica, all’ufficio postale in una busta chiusa.
DIFFERENZA TRA 8 E 5 PER 1000
A partire dalla Legge Finanziaria del 2006, il Governo ha introdotto il 5 per mille del gettito IRPEF. Originariamente il 5 per mille nasce per finanziare la ricerca scientifica, ma con il passare del tempo si è allargato anche ad altri campi come onlus, volontariato, ricerca sanitaria, attività svolta dai comuni ed associazioni sportive dilettantistiche.
Il 5 per mille è completamente indipendente dall’8 per mille, infatti sono due scelte di destinazione fiscale diverse e non obbligatorie. Inoltre la scelta di una non esclude l’altra, il contribuente ha la possibilità di scegliere a chi destinare sia il 5 per mille che l’8 per mille.
IL 5 PER 1000 NEL 2016
Per l’anno 2016 il 5 per mille può essere destinato alle seguenti finalità.
- Sostegno degli enti per il volontariato
- organizzazioni di volontariato
- onlus: organizzazioni non lucrative di utilità sociale
- cooperative sociali e i consorzi delle cooperative sociali
- enti ecclesiastici
- associazione di promozione sociale
- associazione di promozione sociale, iscritte nel registro nazionale, regionali e provinciali
- Finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell’università
- Finanziamento della ricerca sanitaria
- Sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente
- Sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche, riconosciute dal coni, e che svolgono attività di interesse sociale e sportivo.