Il cinqueper mille è stato per la prima volta previsto nel 2006 e viene prorogato ogni anno. La legge di stabilità 2012 ha confermato anche per quest’anno la possibilità al contribuente di devolvere il proprio 5 per mille a diverse categorie beneficiarie.
Le categorie tra cui scegliere sono le stesse dell’anno scorso:
- Enti e associazioni di volontariato;
- Associazioni sportive dilettantistiche;
- Enti della ricerca scientifica e dell’università (gestiti dal Ministero dell’Istruzione);
- Enti della ricerca sanitaria (gestiti dal Ministero della Salute);
- Attività sociali svolte dal Comune di residenza.
Ma da quest’anno c’è un nuovo destinatario, il contribuente potrà, infatti, decidere di dare il 5 per mille alla cultura, alle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. Il finanziamento, in questo caso, va interamente al Ministero dei Beni Culturali che provvederà a ripartirlo agli enti competenti.
Questo nuovo destinatario è stato previsto dalla “Manovra correttiva di luglio 2011” (legge n.111/2011), precisamente nell’articolo 46 si precisa che: “ A decorrere dall’anno finanziario 2012, tra le finalità alle quali può essere destinata, a scelta del contribuente, una quota pari al cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche è inserita, altresì, quella del finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici”.
Diversa è però la procedura per la destinazione del 5 per mille al settore cultura, rispetto alle altre categorie. Il contribuente quando fa la denuncia dei redditi deve firmare nell’apposito riquadro dedicato al 5 per mille e inserire il codice fiscale dell’ente scelto, nel caso delle attività culturali, però, la scelta sarà indirizzata in totalità al Ministero dei beni culturali che provvederà successivamente con decreto a stabilire quali siano gli enti a beneficiare della destinazione del cinque per mille.
Tutti i destinatari beneficiari del 5 per mille dovranno essere iscritti negli appositi elenchi di categoria, consultabili, in forma provvisoria, dal 14 maggio sul sito dell’Agenzia delle Entrate.