Il 2 per mille e le novità 2017

Cos’è il 2 per mille e a chi può essere destinato

Al momento della dichiarazione dei redditi si può scegliere di versare l’8, il 5 o il 2 per mille del proprio reddito a beneficio di istituzioni ben precise. Per esempio l’8 per mille lo si può destinare allo Stato o a vantaggio di un’istituzione religiosa; il 5 per mille invece ha finalità di carattere sociale; il 2 per mille va in favore dei partiti politici.

In realtà il 2 per mille fino al 2016 poteva essere versato anche ad associazioni culturali, la nuova legge di stabilità ha poi eliminato questa opzione. Pertanto tutti i partiti politici che sono presenti su un elenco fornito da una commissione di garanzia all’Agenzia delle Entrate possono ricevere questo tipo di donazione da parte del contribuente. Si può scegliere un solo partito a cui destinare il 2 per mille. La decisione da parte degli organi di Governo di poter destinare il 2 per mille ai partiti politici risale al 2013, quando sono stati aboliti i finanziamenti pubblici. In questo modo si lascia ai privati la possibilità di finanziare i partiti politici.

Con quali procedure si è versato il 2 per mille fino al 2016

I contribuenti che avevano intenzione di destinare il 2 per mille della propria IRPEF ai partiti politici fino al 2016 dovevano compilare un’apposita scheda da consegnare entro il 30 settembre (per chi è esonerato dal presentare la dichiarazione dei redditi), che è anche il termine ultimo per la presentazione telematica del modello Unico. Tutti gli altri invece erano tenuti a presentare questa scheda entro la scadenza naturale della presentazione del modello 730 precompilato e non.

La scheda si compone di due sezioni. La prima sezione prevede che vengano indicati i dati anagrafici del contribuente, mentre nella seconda sezione della scheda sono presenti i partiti politici che possono beneficiare del versamento. Si può scegliere un solo partito e questa scelta viene fatta dal contribuente ponendo una firma all’interno del riquadro che corrisponde al partito scelto.

La presentazione della scheda poteva essere cartacea o telematica. La presentazione telematica è l’unica modalità ammessa quest’anno e si può fare utilizzando i servizi dell’Agenzia delle Entrate, dove è presente la stessa scheda con gli stessi campi da compilare, mentre quella cartacea la si poteva eseguire tramite gli uffici postali. In questo caso bisognava usare un’apposita busta per corrispondenza, sigillarla per bene e contrassegnarla sui bordi di chiusura scrivendo che si tratta della scelta volontaria della destinazione del 2 per mille dell’IRPEF.

Sempre sulla busta andava indicato il codice fiscale insieme al cognome e nome del contribuente. Nel caso si fosse dovuto effettuare una dichiarazione congiunta, le schede per la destinazione del 2 per mille andavano inserite in due buste diverse. Non resta quindi che compilare la scheda on-line, collegandosi al sito delle Agenzie delle Entrate dove è presente la relativa modulistica.

Quali sono le novità per il 2017 riguardo il versamento del 2 per mille

Sostanzialmente per il 2017 non ci sono modifiche importanti riguardo la procedura da seguire per destinare il 2 per mille ai partiti politici. La novità più importante riguarda l’abolizione della possibilità di fare il versamento a beneficio di associazioni o istituzioni culturali. Questa decisione è stata presa dal Governo ed è contenuta nell’ultima legge di stabilità.

L’altra novità invece consiste nel fatto che le domande per il versamento devono essere inviate unicamente in modo telematico all’Agenzia delle Entrate. Tutte le schede cartacee saranno rimandate a Poste Italiane per essere poi trasmesse all’Agenzia delle Entrate. Questo sistema snellisce quelli che sono tutti i passaggi burocratici e permette di risparmiare tempo sia ai contribuenti che agli operatori che lavorano presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

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