Certificazione Unica 2015

Con l’approvazione della nuova Legge di Stabilità 2015 si ha avuto un cambiamento circa la dichiarazione dei redditi. Per la presentazione del nuovo modello 730 precompilato si è sostituito al tradizionale CUD il modello CU, certificazione unica.

Contrariamente al CUD, il quale era destinato al titolare di reddito di lavoro dipendente, la nuova certificazione unica è diretta ai lavoratori dipendenti, altri lavoratori assimilati, pensionati, lavoratori autonomi e coloro che percepiscono redditi diversi o provvigioni. Nella certificazione unica 2015 saranno presenti i dati finanziari del 2014, oltre che le ritenute operate, le detrazioni effettuate, dati provvidenziali ed assistenziali. Sono state presentate anche le date entro le quali bisogna inviare la nuova certificazione unica. Entro il 2 marzo i sostituti d’imposta, ovvero il soggetto che sostituisce in tutto o in parte il contribuente e ne opera le ritenute previste dalla legge, dovranno presentare il modello certificazione unica al contribuente, mentre entro il 9 marzo i dati dovranno essere inviati all’Agenzia delle Entrate in via telematica.

Le certificazioni con redditi non dichiarabili mediante modello 730 potranno essere inviate anche dopo il 9 marzo senza alcuna sanzione. Il modello di certificazione unica 2015 può essere richiesto sia in formato cartaceo che online. Per il formato cartaceo bisogna presentare apposita richiesta allo sportello inerente dell’INPS, oppure tramite delega firmata ai CAF o professionisti abilitati che possiedono il Pin ed il certificato Entratel, oppure tramite uno dei Sportelli Amici presenti sul territorio. Per ottenere il modello online bisogna invece inviare la richiesta all’indirizzo mail richiestaCUD@postacert.inps.gov.it allegando una copia firmata dell’istanza digitalizzata ed una copia di riconoscimento valido.

Anche con la nuova certificazione unica 2015 il contribuente potrà destinare il 5 per mille della propria IRPEF a determinate finalità, come volontariato ed altre organizzazioni non lucrative, associazioni di promozione sociale, associazioni e fondazioni riconosciute, finanziamento della ricerca scientifica e dell’università, finanziamento della ricerca sanitaria, finanziamento ad organismi di tutela dell’ambiente e del paesaggio, attività svolta dal comune di residenza, associazioni sportive dilettantistiche. Per scegliere basta firmare nel riquadro corrispondente ed eventualmente indicare il codice fiscale del soggetto a cui si intende destinare la propria quota del 5 per 1000.

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione un elenco di tutti i soggetti, organizzazioni e associazioni riconosciuti al ricevimento del 5 per mille. Qualora si decida di presentare il modello in formato cartaceo, bisogna inviare la scelta del 5 per mille dentro una busta chiusa e presentarla allo sportello di un ufficio postale che la trasmetterà all’Amministrazione finanziaria gratuitamente, oppure ad un intermediario riconosciuto come CAF, professionisti, i quali devono lasciare un’attestazione di impegno verso il contribuente.

A differenza del servizio postale, questi ultimi possono chiedere un compenso per il lavoro svolto. Sulla busta bisogna indicare la dicitura “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO, DEL CINQUE E DEL DUE PER MILLE DELL’IRPEF“, il codice fiscale, nome e cognome del contribuente. La scheda va presentata anche se si decide di destinare una delle tre scelte. Essa può essere presentata anche in via telematica dal contribuente stesso.

La novità di questa nuova certificazione unica 2015 riguarda i pensionati. Gli enti pensionistici, infatti, dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate anche i dati relativi al coniuge e ai familiari a carico del contribuente. Per ciascun familiare bisogna indicare codice fiscale, numero di mesi a carico e anche la presenza di figli minori di 3 anni, e la detrazione al 100% per l’affidamento dei figli. Inoltre è presente una casella dove si dichiara di percepire il bonus da 80 di Renzi. Per i pensionati anche loro dovranno presentare la certificazione unica, ritenuta utile poi al modello 730 precompilato, dichiarando il totale di pensione percepita nell’ anno 2014.

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