Con la Legge di Stabilità n. 190/2014 vengono confermate le disposizioni circa la quota del 5 per 1000 per l’anno 2015 (per redditi relativi al 2014) fissando il limite a 500 milioni di euro annui. Inoltre, tale contributo viene reso stabile anche per gli anni successivi con la volontà della legge di regolamentare i contributi erogati con maggiore trasparenza. Con questa mossa normativa si vuole trasformare il contributo del 5 per 1000 in una stabile forma di finanziamento per taluni settori di rilevanza sociale e culturale, quando fino ad poco tempo fa esso rappresentava solo un beneficio provvisorio, che annualmente veniva riproposto da azioni legislative specifiche.
A chi è destinato il 5 per mille?
Il Cinque per Mille rappresenta una quota dell’imposta IRPEF che ogni singolo cittadino può decidere di destinare a tutte quelle organizzazioni che svolgono attività socialmente utili e rilevanti.
La norma non modifica gli obiettivi e le categorie di soggetti beneficiari, e neanche le modalità e i criteri di accesso al contributo, i tempi per le pubblicazioni degli elenchi degli enti ammessi o esclusi. I destinatari della quota del 5 per mille restano, quindi, le organizzazioni no profit di utilità sociale, gli enti di volontariato, associazioni di promozione sociale, ma anche enti e organizzazioni per la ricerca scientifica, sanitaria e universitaria, alcune attività sociali dei comuni e ancora associazioni sportive dilettantistiche e fondazioni che promuovono le attività di tutela e valorizzazione paesaggistica e dei beni culturali.
Come contribuisce ogni cittadino al 5 per mille?
Parallelamente alla presentazione della Dichiarazione dei Redditi i contribuenti scelgono a chi donare il 5 per mille. Ci sono due modi attraverso i quali è possibile effettuare questa operazione: compilando il nuovo modello 730-1 (allegato al modello 730), consultabile e scaricabile direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, o mediante la compilazione del Modello Unico. Per validare la scelta del beneficiario del cinque per mille, il contribuente deve inserire all’atto pratico il codice fiscale dell’organizzazione scelta nel campo apposito e firmare la scelta che è stata effettuata. Tutta questa documentazione, una volta preparata, può essere consegnata al CAF, al commercialista oppure al sostituto di imposta che entro il 15 gennaio comunica di prestare assistenza fiscale al contribuente per quell’anno di riferimento.
Si ricorda che la documentazione completa da consegnare deve contenere inoltre: il modello CUD che viene rilasciato dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico; scontrini, ricevute e/o fatture relative all’anno di riferimento della dichiarazione dei redditi, per i quali è prevista la deducibilità dal reddito complessivo, e analogamente ricevute di bonifici con i quali son state remunerate opere di ristrutturazione o altre quietanze di pagamento; gli attestati di versamento relativi agli acconti di imposta effettuati in maniera autonoma dal contribuente e, infine, l’ultima dichiarazione presentata solo se questa evidenziava un’eccedenza d’imposta.
Come scegliere il destinatario del 5 per 1000?
Ogni anno il sito dell’Agenzia delle Entrate pubblica gli elenchi degli enti e delle organizzazioni che sono risultate ammesse (ma anche escluse, motivandone i criteri) al contributo. Cercando di fare un quadro generale, analizzando i dati più recenti riferiti agli ultimi anni, si mostra come le preferenze più gettonate siano quelle legate alle associazioni umanitarie e alla ricerca medico-scientifica, rappresentata soprattutto da enti legati dalla lotta contro il cancro. Citando degli esempi, i contribuenti scelgono di destinare la quota dell’imposta IRPEF per il cinque per mille maggiormente ad organizzazioni come Emergency, Medici Senza Frontiere, Unicef e insieme la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, Istituto Europeo di Oncologia (IEO), Fondazione Umberto Veronesi, ecc. A tal proposito, e per un maggiore approfondimento di riporta un elenco dei primi 40 beneficiari in assoluto relativi agli ultimi anni come da delibera n. 14/2013/G della Corte dei Conti.
Quali sono i tempi?
Per l’anno 2015 la scadenza fiscale per presentare la dichiarazione dei redditi è stata fissata al 7 luglio, mentre sarà possibile prendere visione della lista ufficiale degli enti ammessi alla ripartizione del 5 per mille entro fine maggio sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Sullo stesso sito è comunque possibile, al momento, prendere visione degli elenchi degli enti candidati, aggiornati all’ultima versione risalente allo scorso anno 2014 e precedenti.