Destinare il 5 per mille alla ricerca scientifica
In sede di dichiarazione dei redditi, il contribuente può decidere di erogare il cinque per mille della sua imposta sul reddito delle persone fisiche (la cosiddetta IRPEF) ad attività d’interesse sociale.
Naturalmente, non è obbligato a operare una specifica preferenza ma è bene sapere che la quota del cinque per mille sull’imposta è acquisita in modo automatico dallo stato. Pertanto, è sempre consigliabile indicare a quale ente devolvere il cinque per mille poiché, in tal modo, si può sostenere un’organizzazione che ha uno scopo importante per noi e per la società.
L’articolo 1, comma 154, legge 23 dicembre 2014, n. 190 più comunemente conosciuto come Legge di stabilità 2015 fornisce un elenco delle finalità alle quali è possibile destinare il contributo del cinque per mille.
Si tratta delle stesse categorie di soggetti beneficiari del contributo per l’esercizio finanziario 2010, vale a dire:
- associazioni di volontariato e non lucrative di utilità sociale (articolo 10 del Dlgs 460/1997), cooperative sociali e consorzi di cooperative sociali, organizzazioni non governative iscritte all’Anagrafe delle ONLUS, associazioni e fondazioni di promozione sociale;
- enti di ricerca scientifica, universitaria e sanitaria;
- attività di utilità sociale;
- associazioni sportive dilettantistiche;
- attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.
Gli enti del volontariato e le organizzazioni sportive dilettantistiche possono presentare l’apposita domanda all’Agenzia delle Entrate per essere inseriti fra i beneficiari del cinque per mille 2016. La procedura è esclusivamente telematica per gli abilitati ai servizi Entratel o Fisconline e la scadenza è fissata al 9 maggio 2016.
Il contribuente può aderire al 5 per mille in due diversi modi:
- può scegliere genericamente il settore di interesse sociale (ad esempio ricerca scientifica) e apporre in tal modo la propria firma all’interno di una delle sei caselle presenti nel modello della dichiarazione dei redditi, come il 730, la Certificazione Unica oppure il modello UNICO
- oppure esprimere una preferenza più specifica, inserendo il codice fiscale dell’ente nello spazio apposito.
Il modulo concernente la scelta del cinque per mille va compilato e consegnato alla scadenza assieme alla dichiarazione dei redditi.
Il cinque per mille non è una donazione bensì una segnalazione rivolta allo Stato, al fine di devolvere una quota della propria IRPEF a favore delle finalità prescelte. Non può quindi beneficiare delle detrazioni fiscali riservate normalmente alle donazioni ma non rappresenta un costo poiché, in ogni caso, il contribuente è tenuto a pagare le proprie tasse.
Scegliere di destinare il cinque per mille agli enti che svolgono attività di ricerca scientifica, vuol dire contribuire ad aumentare le conoscenze su argomenti di fondamentale importanza per la nostra salute e per quella dei nostri figli. Vuol dire dare slancio a nuove ricerche, a studi e progetti, soprattutto nuove terapie e cure sperimentali.
Finanziare la ricerca scientifica vuol dire, soprattutto, garantire nuove scoperte in ambito medico. Rappresenta dunque un’attività imprescindibile in un ambiente caratterizzato da complessità sempre più specifiche ed i costi associati alla ricerca sono considerevoli. Lo Stato li sostiene come può, istituendo bandi e concedendo assegni di finanziamento alle università, ai centri di ricerca pubblici e agli enti preposti, come il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ai laboratori pubblici e privati. Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, questi interventi non sono sufficienti.
Tra le varie associazioni che si occupano di ricerca scientifica, c’è la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro la quale, da oltre cinquanta anni alimenta progresso e sperimentazione nella cura del cancro, con un impegno costante.
Grazie ai contributi del 5 per 1000, AIRC ha potuto finanziare numerosi progetti di ricerca ed ha sostenuto 14 programmi di ricerca speciali. Ogni anno, in occasione della dichiarazione dei redditi, tantissimi italiani dimostrano di avere fiducia in AIRC devolvendo a favore di questa preziosa fondazione il proprio cinque per mille.